Fondo Vittorio Fellegara
(Milano, 4 novembre 1927 – 7 luglio 2011)
Compositore, didatta, fondatore e direttore artistico
degli “Incontri Europei con la musica” di Bergamo
Ha studiato con Luciano Chailly e si è diplomato in composizione nel 1951 al Conservatorio “Verdi” di Milano, dopo aver seguito i corsi universitari di matematica e fisica. Ha frequentato dal 1955 al 1956 i “Ferienkurse für neue Musik” di Darmstadt. Segretario dell’Accademia Filarmonica Romana dal 1956 al 1959 e della Società Italiana di Musica Contemporanea dal 1960 al 2004, è stato presente nei maggiori Festival di musica contemporanea in tutto il mondo e membro e presidente di Giuria di Concorsi Internazionali.
Partito negli anni ‘50 da una visione costruttiva volta a fondere il polifonismo hindemithiano con la dodecafonia, si è poi orientato verso un linguaggio più d’avanguardia, trattando tematiche d’impegno civile, non disgiunte da una costante dimensione espressiva (Requiem di Madrid [1958, I premio del Concorso Internazionale SIMC] e Dies Iræ [1959], su testi di F.G. Lorca; Mutazioni, balletto in 6 quadri da un’idea di Nanni Balestrini, [1962], Teatro alla Scala di Milano). Ha in seguito adottato un più intimo e raccolto lirismo, evidenziando il gusto per un ordito raffinato e prezioso. Premio Stockhausen nel 1975 con Omaggio a Bach per pianoforte, in anni più recenti il suo interesse si è rivolto alle forme strumentali da camera, con il recupero di elementi della tradizione: ne sono un esempio significativo Wintermusic [1983], Herbstmusik – Omaggio a Mahler [1986], Primo Vere [1988] e Nuit d’été [1994], scritti in omaggio alle culture europee (inglese, tedesca, italiana e francese).
Fellegara ha conosciuto e frequentato le più illustri personalità del mondo della musica e della cultura; fra gli altri, G. F. Ghedini, G. F. e R. Malipiero, G. Petrassi, L. Dallapiccola, A. Clementi,
G. Gavazzeni, E. Morricone, M. Peragallo, S. Quasimodo, N. Balestrini, G. Strehler, P. Grassi,
M. Abbado, C. Abbado, C. Pestalozza, L. Pestalozza, R. Vlad e, tra gli stranieri, W. Lutoslawski,
H. Rosbaud, H. W. Henze, L. De Pablo, I. Stravinsky (che gli ha donato una foto con dedica personale), K. Penderecki e O. Messiaen (la cui amicizia è suggellata da una dedica apposta
su una partitura).
Ha collaborato con il Piccolo Teatro di Milano – ora Teatro Paolo Grassi – per la realizzazione delle musiche di scena del Woyzeck di Büchner, per alcune commedie di Plauto, per Le Siracusane di Teocrito e Le nuvole di Aristofane.
Ha avuto legami di amicizia con pittori quali Mario Ballocco, Achille Perilli (autore delle scenografie del balletto Mutazioni, rappresentato al Teatro alla Scala) e Luigi Veronesi; con quest’ultimo ha collaborato ad un progetto di studio sul confronto fra colore pittorico e suono, analizzando alcune delle Variazioni per pianoforte op.27 di Anton Webern.
Vittorio Fellegara ha curato voci di Enciclopedie e firmato programmi di sala; conoscitore delle lingue francese e tedesca, ha tradotto testi di Lieder e numerose pubblicazioni del musicologo francese Roland de Candé.
Nel corso della sua attività didattica (al Conservatorio “Paganini” di Genova e al Conservatorio “Donizetti” di Bergamo), ha rappresentato una guida e un punto di riferimento per intere generazioni di allievi, grazie alla sua vasta cultura e alla sua generosità di docente.
È stato mentore del Duo pianistico Tiziana Moneta-Gabriele Rota che, nel 2017, ha festeggiato
il 30° anno dalla formazione. www.monetarota.com.
Fra i numerosi riconoscimenti che gli sono stati conferiti, sono particolarmente significativi l’onorificenza del Governo Ungherese per i rapporti interculturali, la Chitarra d’Oro del Concorso Internazionale di Composizione “Michele Pittaluga” di Alessandria e, dal Comune di Bergamo,
la Cittadinanza benemerita e la Medaglia d’oro per i 38 anni di insegnamento.
Dall’anno della sua scomparsa gli è stato dedicato un Concorso Internazionale biennale di Composizione, il cui Comitato promotore è presieduto dalla moglie del Compositore, la pianista Tiziana Moneta; dopo la terza edizione del Concorso, l’iniziativa si è rinnovata nel Premio Vittorio Fellegara dedicato alla migliore ricerca musicologica, in collaborazione con l’associazione NoMus, con cerimonia di premiazione e concerto al Museo del Novecento di Milano.
Il Conservatorio di Bergamo gli ha intitolato il Salone dei Concerti.
Atene, Teatro di Epidauro, anni '80.
Con il Quartetto Edér di Budapest, i compositori Sonia Bo, Pieralberto Cattaneo e la pianista Tiziana Moneta, primi anni '90.
Locandina Concorso Internazionale di Composizione "Vittorio Fellegara", edizione 2017.
Atene, Teatro di Epidauro, anni '80.
Estratto dalla giornata "Domenica di Carta",
iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali che promuove la conoscenza delle biblioteche e delle loro preziose raccolte.
Tiziana Moneta (Fondo Vittorio Fellegara)
13 ottobre 2019 - Sede NoMus - Milano
Pagina web curata da Lorenzo Pisanello con la collaborazione di Laura Pronestì, Tiziana Moneta, Gabriele Rota e Gianni Cioni