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CONCERTO AL MUSEO DEL NOVECENTO

Giovedì 25 novembre 2021 - ore 17:00

Museo del Novecento

Posti limitati, prenotazione obbligatoria

RITRATTO DI DONNA

Compositrici da (ri)scoprire

 

In occasione della

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Concerto

Duo ART MUSIC YOUKALI

Sergio Bonetti - flauto traverso

Katia Caradonna - pianoforte, ideazione

e con Duccio Beluffi - violino e viola

In collaborazione con

la Società del Quartetto di Milano

Caradonna Bonetti Beluffi.png

Anche i meno esperti potrebbero citare sicuramente alcuni nomi di grandi compositori. Ma quanti nomi di donne compositrici soprattutto del passato? Pochi, anzi pochissimi; eppure la lista di compositrici è notevole. Da non molti anni si stanno riscoprendo e valorizzando queste figure femminili e sta così riaffiorando un patrimonio artistico importante e raffinato.              

La biografia di molte compositrici dei secoli scorsi testimonia il loro cammino artistico molto spesso contrastato da ostacoli culturali, familiari e sociali: firmare le proprie opere musicali è stato per lungo tempo considerato sconveniente per una donna perché la formazione musicale era solo in funzione di un intrattenimento nei salotti e non in vista di una seria attività professionale.

Musiche di Mélanie Bonis, Cécile Chaminade, Rebecca Clarke, Luise Adolpha Le Beau.

In programma anche la prima esecuzione assoluta di Esprit d’automne e Esprit de printemps di Beatrice Campodonico, composti nel 2020 e dedicati a Sergio Bonetti & Katia Caradonna.

Per prenotare inviare una mail a nomus@nomusassociazione.org

specificando nome, cognome, numero di telefono

e inserendo nell’oggetto: “concerto_25 novembre 2021”

Si ricorda che per accedere al museo occorre presentare la Certificazione verde

Covid-19 (Green Pass) e un documento d’identità in corso di validità.

Programma del concerto

Mélanie Bonis (1858-1937)

Suite en trio op.59 (1903) per violino, flauto e pianoforte

Sérénade

Pastorale

Scherzo

 

Luise Adolpha Le Beau (1850-1927)

Drei Stücke op.26 per viola e pianoforte (1883)

Nachstück

Träumerei

Polonaise

 

Beatrice Campodonico (1958)

Esprit d’autumn

Esprit de printemps       

per flauto e pianoforte (2020)

1° esecuzione assoluta (dedicati a Sergio Bonetti e Katia Caradonna)

 

Rebecca Clarke (1886-1979)

da Shorter Pieces per viola e piano

Lullaby (1909)

Chinese puzzle (1922)

I’ll Bid My Heart be still (1944)

 

Cécile Chaminade (1857-1944)

Concertino op 107 per flauto e pianoforte (1902)

DUO ART MUSIC YOUKALI

Sergio Bonetti, flauto

Katia Caradonna, pianoforte, ideazione.

Il nome del duo s’ispira all’affascinante omonimo brano di Kurt Weill, riflessione su tutto ciò che di buono e/o di tremendo può far parte dell’essere umano.

Il duo svolge intensa attività concertistica e si sta dedicando soprattutto alla ricerca ed alla riscoperta di repertori poco conosciuti, tra cui quello delle compositrici di ieri e di oggi. Con il progetto Ritratto di donna sono stati ripetutamente ospiti nella programmazione dei concerti del Museo del Novecento. Nell’ambito di questo progetto il duo ha collaborato con il violinista e violista scaligero Duccio Beluffi, con la poetessa Elena Petrassi e con il soprano di fama internazionale Sabina Macculi.

Sempre al Museo, nel 2018, il duo ha presentato I bemolli sono blu – intorno a Claude Debussy, nel centenario della morte del compositore francese.

Un altro importante progetto sulle figure femminili ha come titolo Ritratti di eroine-compositrici, dedicatarie, virtuose, enfant prodige ed è stato realizzato insieme al flautista di fama internazionale Mario Caroli anche nella stagione Palazzina Liberty in musica a Milano.

Il duo ha realizzato molti concerti tematici tra cui Omaggio all’opera e al palato, Emozioni sacre e profane, Musica in movimento, Ai confini del jazz, Per amore, solo per amore (con la partecipazione dell’attore Corrado Accordino), CrossOver music, un omaggio alla musica crossover di Claude Bolling.

Recentemente il duo ha realizzato il CD Tutti all’opera dedicato a trascrizioni di celebri arie d’opera di Bellini, Donizetti, Rossini e Verdi. Con Tutti all’opera il duo intende sensibilizzare il pubblico: infatti l’intero ricavato delle donazioni per il CD sarà per AIL Milano (Associazione contro leucemie, linfomi e mieloma) ed in particolare per progetti di ricerca presso l’Istituto dei Tumori di Milano.

Katia & Sergio insegnano strumento musicale presso l’I.C. Sant’Ambrogio di Milano. Collaborano da diversi anni con il Municipio 6 di Milano nella realizzazione di eventi culturali, tra cui la stagione musicale WhatsArt volta a diffondere cultura e musica nelle periferie.

 

Duccio Beluffi si è diplomato in violino a Milano con Felice Cusano. Si è poi laureato al Conservatorio Superiore di Ginevra sotto la guida di Corrado Romano. Presso la Scuola di Musica di Fiesole ha studiato musica da camera con Norbert Brainin, Stevan Gheorgyu, Dario De Rosa e Thomas Brandis. Ha studiato quartetto d’archi con Franco Rossi. Nel 1997 ha vinto, classificandosi al primo posto fra gli idonei, il Concorso Internazionale al Teatro alla Scala. Diplomato in viola con lode nel 2008, nello stesso anno vince il Concorso per Prima Viola al Teatro S. Carlo di Napoli. Nel 2009 vince le audizioni, come prima viola, presso la Royal Scottisch National Orchestra di Glasgow e, come co-principal, alla London Philarmonic. A seguito di ciò viene invitato a collaborare con i Berliner Philharmoniker Camerata Ensemble. Nel 2012 consegue l’idoneità come prima viola (primo e unico idoneo) presso l’Orchestra dell’Arena di Verona. Nel 2014 vince il posto di Prima Viola Solista presso il Teatre Liceu di Barcelona. Come violista ha suonato ed inciso i quartetti di Mozart con flauto con Franco Gulli e Sir James Galway e ha tenuto concerti con Salvatore Accardo in quintetto d’archi.

Mel, o meglio Mélanie Bonis, compositrice francese vivace e risoluta, crebbe in un ambiente ostile, sia in famiglia, sia in ambito professionale. Fu allieva di César Franck e compagna di banco di Claude Debussy. La compositrice, per poter diffondere le sue composizioni, adottò lo pseudonimo maschile di “Mel”, non rinnegando così la radice del suo nome. Nelle sue composizioni, circa trecento, si può spesso riscontrare un’irrequietezza interiore dovuta alla sua fragilità emotiva. Il suo stile compositivo è melanconicamente romantico, arricchito da un ricercato impressionismo. Molta la sua musica per flauto, dedicata al suo amico e virtuoso Louis Fleury, cui Debussy dedicò il suo Syrinx.

Beatrice Campodonico ha coltivato fin dai primi anni di studio la passione per la composizione. La sua produzione comprende prevalentemente musica solistica e da camera per diversi organici, con un’attenzione anche alla didattica. Le sue musiche sono state eseguite in numerose città italiane nell’ ambito di manifestazioni quali Maggio della Musica Contemporanea, II e IV Symposium Donne in Musica, Roma Europa Festival, Teatro Filarmonico di Verona, ControCanto-Roma, Festival Fra Nord e Sud e all’estero (Spagna, Svizzera, Francia, Olanda, Ungheria, Stati Uniti ed Argentina). Dal 1988 ha rivestito ruoli importanti in diverse associazioni dedite alla musica contemporanea. E’ docente al Conservatorio “G. Verdi” di Milano.

La compositrice francese Cécile Chaminade, iniziò fin da piccola a comporre. George Bizet la definì “il mio piccolo Mozart”. Il compositore, che ne apprezzava le sue doti, le fece fare l’esame di ammissione al conservatorio di Parigi, esame che ebbe esito positivo. Nonostante alcuni iniziali ostacoli della famiglia, la compositrice visse in un ambiente culturalmente aperto e vivace soprattutto dopo che, nei primi anni del ‘900, si trasferì negli Stati Uniti. Lì ottenne, nel 1913, la Legione d’onore come prima donna compositrice.

Rebecca Clarke compositrice e violista inglese; nel 1912 entrò a far parte della Queen’s Hall Orchestra di Londra, diventando così una delle prime donne in assoluto a suonare professionalmente in un’orchestra. Nel 1916 si trasferì negli Stati Uniti e continuò a lavorare in orchestra. Nel 1918 Rebecca Clarke eseguì per la prima volta Morpheus, una sua composizione per viola e pianoforte che firmò con lo pseudonimo di “Anthony Trent”; la critica elogiò il compositore sconosciuto ed ignorò invece le altre composizioni della Clarke eseguite nello stesso recital e firmate col nome della compositrice. La maggior parte delle informazioni sulla sua vita provengono dai suoi diari; poche furono le composizioni pubblicate mentre era in vita. Solo all’inizio del 2000 molti brani sono stati pubblicati e registrati. Nel 2000 è stata fondata l’associazione The Rebecca Clarke Society, che sostiene lo studio della sua musica.

Luise Adolpha Le Beau, compositrice tedesca, eseguì spesso le sue musiche riscuotendo grandi successi e superando tutte le diffidenze che il pubblico dell’epoca nutriva nei confronti delle donne compositrici. Ebbe l’opportunità di conoscere tutti gli esponenti più influenti del panorama musicale tedesco della sua epoca come ad esempio Johannes Brahms; prese lezioni di pianoforte da Clara Schumann ed incontrò Franz Liszt a Weimar. Il celebre direttore d’orchestra Hans von Bulow incoraggiò la sua carriera. Nelle sue numerose composizioni si trova una spiccata propensione per un lirismo espressivo.

(Note biografiche a cura di Katia Caradonna)

 

Bibliografia e sitografia

UTET Dizionario della Musica e dei Musicisti

www.enciclopediadelledonne.it

www.beatricecampodonico.com

www.donneinmusica.org

http://www.le-beau.de/frame.htm

Con il sostegno di

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